Noi siamo dei re. Il nostro compito è rendere il nostro piccolo e insignificante territorio uno dei regni più potenti che siano mai esistiti...si, di nuovo.
Kingsera è uno strategico giocabile gratuitamente tramite browser.
Nel gioco impersoneremo un giovane re che, partendo da un semplice possedimento di un pezzo di terra, diventerà uno dei signori più influenti del mondo.
Come ogni strategico, molta importanza è data all'accumulo di risorse, la cui raccolta ci permetterà di costruire e potenziare le strutture e di raggiungere il nostro scopo.
Al di fuori delle mura, potremo conquistare altre città ed espandere il nostro controllo, anche tramite l'alleanza con altri imperi.
Oltre ai compiti “base”, il gioco ci da la possibilità di cimentarci in alcuni sottogiochi, capaci di offrire un diversivo alla routine strategica.
Ottenere dei buoni risultati nella caccia o nelle sfide ai giochi d'intelligenza ci permetterà di aiutare il nostro eroe ed il nostro villaggio a crescere più velocemente.
Kingsera purtroppo non riesce ad essere una valida alternativa per chi cerca un gioco gratuito e diverso dal solito; ogni cosa ha lo stesso sapore della minestrina riscaldata che ci viene proposta ormai da anni e i pochi aspetti originali non bastano da soli a sovvertirne il giudizio.
Senza girarci troppo intorno, diciamo subito che Kingsera è il classico strategico gratuito (o quasi) giocabile direttamente tramite browser.
Secondo il sito ufficiale, a reggere il tutto ci sarebbe anche un background narrativo “tratto da un romanzo storico”, in realtà poco più che un'accozzaglia di clichè ed elementi improbabili (una tribù di demoni) messi insieme nella parvenza di donare al gioco una trama.
Vi basti sapere che, come nuovo e giovane re, il nostro compito sarà quello di creare da zero un potente impero che ci garantirà la supremazia e un posto di tutto rispetto in classifica.
Al primo avvio, oltre ai classici dati da inserire quali nickname e luogo in cui far sorgere la nostra civiltà, ci verrà chiesto anche a quale specializzazione aderire.
Queste specializzazioni sono una buona idea per differenziare i vari castelli nell'immediato o, al massimo, nel medio termine, dato che ci daranno dei bonus passivi che potremo far vertere su uno piuttosto che un altro aspetto.
Sono disponibili le specialità di agricoltore (che ci darà un bonus del 10% alla produzione del grano), falegname (10% in più sulla produzione del legname), mago (tutte le risorse hanno un bonus del 2,5%), fabbro (10% in più sul ferro) e, infine, costruttore (10% in più sulla produzione della pietra).
Ovviamente, tutto il titolo si basa sull'accumulo di risorse e sul potenziamento delle proprie strutture, quindi, questi bonus in più sono sicuramente ben accetti, anche se inizialmente è piuttosto difficile prevedere quale di questi si rivelerà il più utile una volta in gioco.
Una volta entrati finalmente in gioco, ad assisterci interverrà il tutorial (comunque opzionale) che ci guiderà attraverso i primi incarichi che dovremo svolgere.
In tutta onestà, rispetto ad altri giochi, questo si è rivelato un tantino confusionario e, più che aiutarci a comprendere le dinamiche e a spiegarci i fondamenti del gioco, si limita ad assegnarci una serie di compiti da svolgere in sequenza.
Il gioco vero e proprio non si distacca minimamente dai canoni del genere.
Attraverso delle attese (più o meno lunghe a seconda del livello che abbiamo raggiunto) potenziamo e/o costruiamo i nostri edifici; essi ci servono per vari compiti come la produzione di risorse, il loro immagazzinamento o l'addestramento di truppe.
Una volta pronti, potremo dare uno sguardo alla mappa globale ed addentrarci al di fuori del territorio compreso nel nostro perimetro.
Nel “mondo esterno” potremo conquistare o far sorgere nuovi castelli, stringere alleanze o procurarci nuove risorse nei luoghi dove sono contenute.
Sorprendentemente, esiste un aspetto del gioco che mai ci saremo aspettati di trovare, consistente nella presenza di vari minigiochi a cui potremo accedere per spezzare il ritmo (o per rendere più sopportabili le lunghe attese).
Se saremo bravi all'interno di questi minigiochi, i vantaggi si riverseranno sul nostro impero e sul nostro eroe che guadagnerà punti intelligenza.
Dal lato destro della schermata, è possibile accedere a questi “giochi dentro al gioco” suddivisi in due categorie:
Nulla di troppo elaborato o complesso, sia chiaro, ma fa comunque piacere trovare certe spruzzate di originalità (unite ad un pizzico di nonsense) in un gioco che, altrimenti, sarebbe il tripudio del già visto.
Graficamente il gioco propone degli standard gradevoli.
Gli ambienti, tutto sommato, sono presentati ad una risoluzione dignitosa, ma tutto è troppo statico per poter essere apprezzato in pieno ed i menu piatti e freddi non aiutano certo in questo senso.
Un minimo di animazioni in più anche negli stessi ambienti non avrebbero guastato.
Vale la pena di citare i diversi sotto-giochi presenti, anche se sono solo una porzione marginale all'interno del gameplay
In conclusione Kingsera è un gioco che propone qualcosa che si è già visto innumerevoli volte.
Anche nel caso in cui ci si imbatta per la prima volta in un browser game gestionale ci sono veramente pochi motivi per preferire Kingsera ad un altro esponente meglio riuscito.
I pochissimi punti di originalità introdotti non sono in grado, da soli, di risollevare le sorti del titolo che, a conti fatti, resta una semplice brutta copia di decine di titoli analoghi.
Cosa Ci È Piaciuto..
I minigiochi
L'eroe
Grafica gradevole
.. e cosa no
Estremamente derivativo
Traduzione da rivedere
Cosa ci è piaciuto..
.. e cosa no
Mi piace questo gioco, voglio
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NON mi piace questo gioco, voglio
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