Battleborn: Per gli analisti deve convertirsi al free to play
Nonostante le recensioni che, pur riconoscendone i difetti e non osannandolo come capolavoro assoluto del genere, erano state nel complesso più che positive, Battleborn non si è rivelato il successo che il publisher aveva preventivato, con dei risultati commerciali che si sono dimostrati essere al di sotto delle aspettative.
Il problema più grosso del titolo, molto probabilmente, è da individuare in Overwatch, titolo uscito nello stesso periodo di Battleborn e che condivide il genere con l’ultima fatica di Gearbox Software, che è riuscito a cannibalizzare tutta l’attenzione intorno ad esso, facendo passare in secondo piano il gioco 2K.
Nonostante non abbia voluto pubblicare i propri dati in merito, lo stesso publisher non ha voluto negare l’insuccesso rappresentato da Battleborn, esprimendo comunque la volontà di continuare a supportare il gioco nel prossimo futuro con patch e contenuti aggiuntivi.
In ogni caso, secondo un rapporto stilato da Superdata, l’unico modo possibile per salvare il gioco dal baratro e riportarlo in auge, sarebbe quello di abbandonare il modello buy to play in cui il gioco si trova attualmente in favore di uno free to play, che agevolerebbe in maniera enorme la popolarità del titolo.
Tale ragionamento è motivato prevalentemente dalle sorti analoghe a cui fu sottoposto Evolve ai tempi della sua uscita, che vide i suoi server svuotarsi piuttosto velocemente e giacere abbandonato nei meandri del catalogo di Steam, almeno fino a quando il nuovo modello di fruizione non regalò al gioco un boost di popolarità tanto evidente da farlo schizzare nella top 20 dei titoli più giocati tra quelli presenti sulla piattaforma Valve.
Al momento, non vi è nulla di confermato, comunque, e non è ben chiaro se 2K deciderà di seguire i consigli degli analisti e convertire il proprio titolo ad un modello free to play.
Quel che è certo, in ogni caso, è che occorre prendere al più presto un qualche tipo di provvedimento; in caso contrario, Battleborn non potrà far altro che soccombere lentamente all’ombra di un rivale nato sotto una stella decisamente più favorevole.
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