Denuvo: nuovo software in sviluppo; il suo scopo è di proteggere le vendite del primo periodo


A quanto pare, sembra proprio che Denuvo, azienda autrice dell’omonimo sistema di DRM non particolarmente apprezzato dalla comunità dei videogiocatori PC, sia prossima al rilascio di un nuovo software.

Questo applicativo, di cui non è stato rivelato il nome, dovrebbe essere in sviluppo già da diverso tempo e il suo lancio sul mercato dovrebbe essere imminente.
Quanto alle sue funzionalità, esso dovrebbe essere indirizzato principalmente ai cheater e sarà in grado di evitare che i soliti bari di turno utilizzino a loro vantaggio alcune manomissioni all’interno delle stringhe di codice di un determinato titolo.
Inoltre, il software sembra sia stato progettato anche per impedire il bypass dei sistemi di microtransazioni da parte di tutti coloro che, con mezzi a dir poco loschi, riuscivano ad aggirarli.

Nel corso delle ultime ore, poi, la stessa Denuvo ha rilasciato alcune dichiarazioni inerenti la pirateria ed il suo controverso sistema di DRM.
Quest’ultimo è sempre stato visto di cattivo occhio dai giocatori, con la critica più comune che lo vedeva responsabile di danneggiare più l’utenza onesta e pagante di quanto non fosse in grado di bloccare le intenzioni dei pirati.
L’inclusione di Denuvo all’interno di un gioco, infatti, è spesso stato sinonimo di prestazioni altalenanti e poco stabili anche su sistemi che, sulla carta, avrebbero potuto registrare risultati ben più elevati.

Dato che, prima o poi, i cracker sono sempre stati in grado di penetrare e neutralizzare tale sistema anti-pirateria, sono molti quelli che definiscono Denuvo come inutile e chiedono la sua rimozione da qualunque gioco, presente o futuro.

Proprio in tal senso è intervenuta Denuvo stessa (la società) che, ai microfoni di GamesIndustry, ha espresso alcuni interessanti punti di vista circa la faccenda.
Ciò che ne è emerso è che i vertici della compagnia sono perfettamente consapevoli che, prima o poi, qualsiasi gioco venga crackato e lo scopo di Denuvo, più che impedire che un titolo non venga mai scaricato illegalmente, è quello di proteggere le vendite iniziali.
Elmar Fischer, direttore vendite della compagnia, ha infatti spiegato che, a differenza del mercato cinematografico, in cui sono disponibili dati precisi circa la versione pirata di un certo film, in ambito videoludico è possibile unicamente fare delle stime ed è difficile capire se un gioco che viene piratato sarebbe stato acquistato se la via illegale non fosse stata disponibile.
A causa del costo di un gioco, mediamente molto più elevato di quello necessario per la visione di un film, tuttavia, anche se il tasso di conversione della percentuale di giocatori che hanno piratato un titolo fosse relativamente basso, i ricavi conseguenti sarebbero sufficientemente alti da giustificare l’impiego di tecnologie come Denuvo.

Come sempre in questi casi, la situazione è abbastanza spinosa e, da ambo le parti, sono presenti motivazioni più che valide. Voi cosa ne pensate? Trovate giusto il punto di vista di Denuvo o pensate che esso non debba più essere inserito all’interno dei giochi?

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