GOG pubblica un tweet giudicato transfobico: gli utenti insorgono
Quelli in cui stiamo vivendo sono tempi a dir poco delicati, dove basta una parola fraintesa o una frase detta/scritta fuori contesto per generare enormi dibattiti e conseguente indignazione di massa.
Qualche giorno fa, l’account Twitter ufficiale di GOG, la popolare piattaforma di digital delivery di CD Projekt Red, aveva postato un tweet che è stato in grado di alzare un polverone gigantesco in pochissimo tempo, a causa del contenuto additato come transfobico da diversi utenti.
Damn, they deleted this quick.
Guess even the Gat0r-trash that helms the GOG Social Media accounts realized that this is gonna backfire.
But don't worry, here's a screenshot. pic.twitter.com/SJTfHoiWwd— [GROBI]🏳️🌈🏴 (@Angry_Gr0bi) 22 ottobre 2018
Il tweet incriminato, rimosso dalla piattaforma dopo pochissimo tempo, potete osservarlo poco sopra, grazie ad un utente che ha provveduto a ripostarlo.
Tradotto in italiano, il messaggio del post suonerebbe come un qualcosa del genere:
I giochi Classici per PC #NonSarannoCancellati durante la nostra guardia.
Yeah, che ve ne pare di questo uso dell’hashtag?
La traduzione, a dir la verità, non è proprio esattissima, dal momento che non esiste un modo per renderla in italiano nel medesimo e preciso modo in cui suona in inglese ma, a far scoppiare la polemica, è stato il presunto uso improprio dell’hashtag #WontBeErased (non saranno cancellati), recentemente usato come mezzo di “resistenza” da parte della comunità transgender (e non solo), che lo ha utilizzato per esprimere il proprio dissenso dalle volontà politiche di Donald Trump, che a quanto pare vorrebbe togliere i diritti (erase, cancellare) alle persone rientranti all’interno della categoria.
Come potete immaginare, la reazione degli utenti al post di GOG non si è fatta attendere, con numerosi commenti che hanno fatto piovere la proverbiale pioggia di “caccapupù” sulla compagnia.
Per quanto tendiamo a credere che ci sia stato un evidente fraintendimento, non sappiamo di preciso quali fossero le intenzioni di CD Projekt (o perlomeno di colui che ha scritto il post), ma va sottolineato che la software house non è nuova a questo genere di gabole e già in passato il suo modo di esporsi, o semplicemente di fare satira, un po’ borderline aveva causato indignazioni simili.
Yesterday, we posted a tweet containing a trending hashtag as a pun. The tweet was neither intended as a malicious attack, nor as a comment to the ongoing social debate.
GOG should focus only on games. We acknowledge that and we commit to it.— GOG.COM (@GOGcom) 23 ottobre 2018
Come potete vedere dal secondo tweet che trovate poco sopra, la compagnia è intervenuta tempestivamente per scusarsi per l’accaduto ma a quanto pare non è bastato.
Tra le reazioni più radicali c’è stata quella di Zombie Orpheus Entertainment, ossia la società che si occupa della realizzazione della serie Journey Quest, presente sulla piattaforma GOG.
Con una lettera ufficiale spedita a CD Projekt, i creatori di Journey Quest hanno espressamente rescisso il contratto che li legava al publisher, affermando di non voler più essere legati in alcun modo alla compagnia.
1/3 We are cancelling our contract with @GOGcom and have asked them to remove our films from their platform immediately. Zombie Orpheus Entertainment does not do business with companies that express hate speech. pic.twitter.com/8GG7S8qBz7
— Zombie Orpheus Entertainment (@ZombieOrpheus) 23 ottobre 2018
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