Per il COO di Ubisoft non ha senso copiare il gameplay dei battle royale


Dopo Aaron Greenberg, capo della divisione Marketing di Xbox che si era espresso sull’argomento battle royale e free-to-play, ora è il turno di Ubisoft rilasciare dichiarazioni sulla faccenda, tramite un’interessante intervista concessa da Serge Hascoet, il COO della compagnia, ai microfoni di Game Informer.

Durante la chiacchierata, che ha toccato diversi aspetti dell’intero mercato videoludico, Hascoet ha avuto modo di analizzare le produzioni mobile della propria azienda, riconoscendone lo scarso successo di pubblico, e facendone un’interessante paragone con il genere dei battle royale, ormai quasi abusato e con numerose software house che decidono di cimentarsi con il genere:

”Nel settore mobile non stiamo andando molto bene perché i nostri competitor sono migliori di noi. Al momento, tutti parlano dei battle royale, ma noi siamo convinti che, delle 15 compagnie che stanno realizzando questo genere di giochi, al pari di quello che accade nel mercato mobile, solo 2 di esse avranno successo. Molte verranno stroncate durante la strada; non so quale di queste sopravviverà. Io sto lavorando con il mio team a quello che ci sarà in futuro. È assolutamente importante capire il perché titoli come Fortnite abbiano così tanto successo, ma non possiamo metterci e copiarlo.
Bisogna realizzare qualcos’altro, ma con il medesimo approccio dirompente. Abbiamo un sacco di idee; ne stiamo testando molte internamente e forse solo una di queste arriverà sul mercato.”

Ciò che emerge dalle parole di Hascoet è che, quindi, il vero punto di svolta di una strategia vincente non è da individuare nelle meccaniche del gameplay o dal tipo di genere che va per la maggiore ma, piuttosto, nel saper offrire al pubblico un qualcosa di nuovo ed inedito, utilizzando però il medesimo approccio allo sviluppo che ha reso celebri titoli del calibro di Fortnite o PUBG.

Dal nostro punto di vista, il discorso non fa una piega e, a testimonianza della bontà delle parole di Hascoet, ci sono tutti i numerosi esempi di giochi battle royale che, pur ricalcando le meccaniche di successo di altri titoli e pur basandosi su un modello di business free to play, hanno clamorosamente floppato una volta lanciati sul mercato.

Voi cosa ne pensate di queste dichiarazioni? Qual è, secondo voi, la vera chiave per sviluppare un gioco di successo? Fatecelo sapere!

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