Age of Wulin

In breve...

Age of Wulin è un MMORPG gratuito arrivato direttamente dalla Cina, da cui trae ispirazione per un po' tutta la sua struttura.
Il gioco pone molta enfasi sul combattimento, che non si limita a proporre mosse di fantasia ma riprende direttamente innumerevoli tecniche provenienti da numerose scuole di arti marziali.
Una volta creato il nostro personaggio ed esaminate le varie scuole disponibili, potremo scegliere di unirci ad una di queste, incominciando il nostro viaggio che ci porterà ad essere un vero guerriero.

In tutto il titolo, la competizione sarà sempre alta e lo sviluppo delle proprie abilità sempre tangibile.
Potremo migliorare nell'arte del combattimento, oppure fare carriera in un'altra disciplina che ci porterà notevoli vantaggi.

Specie se avete sempre avuto un debole per l'oriente, Age of Wulin è un validissimo titolo che meriterebbe di essere provato. La progressione è sempre soddisfacente e il PVP incentivato è uno stimolo in più per non smettere di giocare.

Recensione completa

In fondo, lo sappiamo un po' tutti: se c'è una cosa che i cinesi sanno fare dannatamente bene, questa cosa è combattere (guai a voi se avete detto copiare!).
Chi più chi meno, tutti siamo rimasti affascinati almeno una volta dalle prodezze che personcine come Bruce Lee erano in grado di imbastire con una disinvoltura tale da farle sembrare un gioco da ragazzi.
Volendo fare un paragone squisitamente poco simpatico, potremmo dire che le arti marziali stanno all'oriente come la pizza sta all'Italia.
Age of Wulin è un MMORPG proveniente proprio dall'oriente, e indovinate dunque quale sarà la sua colonna portante... esatto, le arti marziali!

Belli e con occhi a mandorla

A gioco avviato per la prima volta avremo la possibilità di scegliere un background per il nostro personaggio che ci appresteremo a creare.
Questo ci permetterà di decidere dove incominceremo l'avventura e delineerà la storia personale del nostro protagonista.
Scelto il background, passeremo alla vera e propria creazione del personaggio.
Potremo scegliere il sesso, l'espressione del volto, l'acconciatura e con quali vestiti iniziare la nostra avventura. Le scelte possibili non sono certo numerose e, sebbene non sia una pecca gravissima, un po' di varietà in più non avrebbe guastato.
Essendo Age of Wulin di stampo spiccatamente orientale, era naturale aspettarsi che anche i personaggi presenti in esso possedessero questa caratteristica.
I lineamenti del volto degli avatar ricalcano la perfezione ideale sempre ricercata dagli orientali, con volti quasi angelici e molto femminili in entrambi i sessi.
Stesso trattamento per i vestiti che, pur rinunciando alle armature trash viste in titoli simili, risultano molto caratteristici e assolutamente improbabili se indossati fuori dall'oriente.

La via del guerriero

Una volta “nella mischia”, il gioco ci introdurrà alle sue meccaniche con il classico tutorial che, ovviamente, non può mancare.
Già dai primi istanti appare evidente come Age of Wulin abbia una curva d'apprendimento leggermente più ripida rispetto alla media degli MMO, costringendo il giocatore a prestare maggiore attenzione alle prime fasi rispetto a quanto accade solitamente.
Le arti marziali saranno da subito le protagoniste e, proprio come accadrebbe nella realtà, le impareremo studiando o facendocele insegnare da un maestro.
Il sistema di combattimento, per quanto non si possa certo definire simulativo, necessita di una discreta attenzione per essere utilizzato al meglio.
Per attaccare e/o difendere non basterà pigiare fino allo sfinimento i poveri tasti del mouse, ma sarà necessario scegliere la mossa più adatta alla situazione tramite una classica barra delle skill posta sullo schermo che, in base all'assegnazione dei tasti, ci permetterà di eseguire i vari movimenti con la semplice pressione di un tasto.
Nel gioco sono presenti numerose scuole di combattimento e, dopo aver esaminato pregi e difetti di ognuna, potremo scegliere di aggregarci ad una di esse, garantendoci l'accesso anche alle mosse più avanzate disponibili per quella scuola.
Da notare come la difesa sia importante tanto quanto l'offesa dato che, per gestire al meglio ogni scontro, sarà bene alternare potenti tecniche d'attacco a mosse difensive.

L'indaffarata vita del combattente

Dal punto di vista contenutistico il gioco non delude.
Diciamo subito che il PVP è piuttosto incoraggiato e, in un mondo in cui l'allenamento e la padronanza delle tecniche apprese è tutto, risulta praticamente fondamentale per divertirsi e testare le proprie abilità.
In ogni caso, anche giocando soltanto in solitaria le cose da fare non mancheranno di certo.
Prima di tutto, arrivare a padroneggiare il proprio stile di combattimento non sarà cosa da poco ma, una volta esperti, la vostra esperienza vi regalerà non poche soddisfazioni.
Anche chi volesse dedicarsi a compiti più pacifici troverà di che divertirsi.
Il gioco propone una gran varietà di compiti secondari e permetterà addirittura di trovarsi un lavoro che, volendo, continuerà pure mentre saremo offline, facendoci trovare una gradita sorpresa al nostro ritorno nei server.
Da citare il modo in cui è strutturata la storia principale che, pur annoverando qualche momento un po' lento e non proprio riuscito, riesce ad offrire qualcosa in più rispetto alle solite campagne con trame viste e straviste e missioni al limite della ripetitività.
Da segnalare, infine, una sorta di sistema di karma che permetterà di influenzare l'allineamento del personaggio che, a seconda delle azioni compiute (buone o malvagie), godrà di una reputazione differente.

Tecnicamente il gioco soffre di alti e bassi, pur garantendo un impatto generale sempre buono.
Le ambientazioni hanno un certo fascino e, specie se apprezzate la cultura orientale, non potrete rimanere incantati dalle progettazione di certe locazioni. Alcuni scorci, in particolare, vantano una certa bellezza e, per il modo in cui sono disegnati, risultano molto suggestivi.
Di contro, però, permangono alcuni elementi non perfetti, come delle texture spesso sgranate e dei modelli poligonali non certo dettagliatissimi.
Anche le animazioni, seppur non scabrose, non riescono a rendere al meglio l'armonia e l'eleganza che i praticanti di arti marziali dovrebbero possedere.
In ogni caso, tolti questi difetti, il titolo è sempre bello da vedere e il look orientaleggiante perfettamente applicato potrebbe far chiudere un occhio a qualcuno.
Da segnalare alcune gradite aggiunte tra le impostazioni del gioco, come la possibilità di decentrare la visuale (facendo apparire il nostro personaggio a destra o a sinistra dello schermo) o il grado di zoom massimo che è possibile applicare, ottenendo visuali quasi al livello di giochi strategici.

Conclusioni

Age of Wulin è un ottimo MMORPG che sfrutta quella che è a tutti gli effetti una tradizione culturale per offrire caratteristiche peculiari.
Sebbene non si possa definire particolarmente complesso, è vero che il titolo si presenta con una difficoltà leggermente più ostica rispetto alla media ma, con la giusta dedizione, il gameplay sarà alla portata di tutti, spianando la strada a non poche soddisfazioni.