THQ Nordic ha acquistato i diritti di Kingdom of Amalur e Project Copernicus


Con un annuncio arrivato come un fulmine a ciel sereno, THQ Nordic ha appena annunciato di aver acquisito due IP appartenenti al defunto 38 Studios, team di sviluppo di belle speranze che, purtroppo, non è riuscito a sopravvivere alle dure leggi del mercato.

Facendo la felicità di migliaia di fan sparsi in tutto il mondo, dunque, THQ ha acquistato le licenze relative a Kingdom of Amalur: Reckoning, apprezzatissimo gioco di ruolo dell’era PS3/Xbox 360 che commercialmente si è rivelato un mezzo disastro, e Project Copernicus, un MMORPG il cui sviluppo è stato prematuramente interrotto insieme alla chiusura del team di sviluppo.

Quella di 38 Studios è una storia a dir poco sfortunata ed è legata a doppio filo con quella di Kingdom of Amalur; quest’ultimo, frutto degli sforzi creativi di diversi nomi illustri dell’ambiente videoludico e non (vi prese parte anche il fumettista Todd McFarlane, conosciuto ai più per essere il creatore di Spawn), il gioco fu finanziato grazie ad un grosso prestito di 75 milioni di dollari offerti al team di sviluppo da parte dello stato del Rhode Island.
Purtroppo, complice l’implacabile concorrenza che in quel periodo era rappresentata nientemeno che da The Elder Scrolls V: Skyrim, il titolo fu un deciso flop a livello di vendite, nonostante la critica premiò il gioco su più fronti (era un autentico gioiellino e, se mai dovesse capitarvi l’occasione di recuperarlo, il nostro consiglio è quello di non pensarci due volte).

A causa dei dati di vendita (perlomeno quelli relativi al periodo d’uscita) a dir poco disastrosi del gioco e allo Stato stesso del Rhode Island che pretendeva di riavere i propri soldi, 38 Studios dichiarò bancarotta e tutti i progetti dello studio vennero ovviamente cancellati.

Tra questi, c’era anche il Project Copernicus di cui avevamo accennato prima, dichiarato ormai da molti morto e sepolto nelle memorie dei ragazzi del team di sviluppo.
Di questo MMORPG si sapeva infatti ben poco e l’enorme hype che gli si era generato intorno derivava più dalla comprovata bravura dei ragazzi di 38 Studios che da del materiale concreto.
Quello che trovate in calce alla notizia è praticamente l’unico filmato disponibile, datato 2012, che mostra qualche scorcio di quello che sarebbe dovuto essere il prodotto finale, un anti-WoW strozzato sul nascere.

Ora che THQ Nordic è intervenuta per recuperare le IP di questi due giochi, la speranza si è riaccesa tra i fan e il publisher potrebbe davvero decidere di riesumare queste due vecchio glorie. Staremo a vedere.

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