Artifact: Valve dichiara che non ci saranno mazzi venduti a 500$
Negli ultimi tempi, quello dei TCG è un genere che sta letteralmente guadagnando una secondo giovinezza.
Magic: The Gathering Arena è solo l’ultimo esempio di un titolo rilasciato appartenente a questo genere che, man mano che il tempo passa, acquisisce sempre nuovi utenti ed è in grado di sfornare nuovi esponenti in grado di aggiungersi all’ormai lunga fila di giochi appartenenti al medesimo genere.
Dopo Hearthstone, che ha tratto le sue carte direttamente dal mondo di World of Warcraft, ora è il turno di Valve di immettersi sul mercato sviluppando Artifact, nuovo TCG in uscita il prossimo Novembre che vedrrà i protagonisti di DOTA 2 darsi battaglia in duelli all’ultima carta pescata.
Al di là delle differenze di gameplay, uno dei modi in cui Artifact si distinguerà dalla numerosa concorrenza sarà il modello economico scelto per la distribuzione delle carte che, udite udite, permetterà ai giocatori di vendere singole carte (e/o mazzi interi) direttamente sul marketplace di Steam, al fine di creare una vera e propria economia secondaria legata al gioco.
Come ovvio che sia, a tali dichiarazioni l’intera community è immediatamente entrata in modalità allerta, dal momento che (in maniera simile a quanto accade nei giochi di carte da tavolo) non è affatto difficile immaginare scenari in cui le carte più forti e rare verranno vendute a prezzi esorbitanti, rendendo il tutto un qualcosa, se possibile, ancora più inquietante dei classici pay to win.
Per calmare i giustificati timori degli utenti, Skaff Elias, designer del gioco, è intervenuto in prima persona, affermando che:
“Non vogliamo vedere che tutti i deck verranno venduti a 500$. È qualcosa che semplicemente non accadrà.”
Ora, tutto sommato queste non ci sembrano parole del tutto rassicuranti, anche perché l’uomo in soldo a Valve ha continuando spiegando che, per ogni deck particolarmente costoso che sarà presente sullo store, ce ne saranno una decina che potranno essere acquistati a prezzi economici.
Il discorso si è in effetti svolto sul filo del rasoio e, pur rassicurando i giocatori circa la possibilità di usufruire di mazzi alla portata di tutti, Elias non ha categoricamente negato che certe configurazioni di carte potrebbero vedere il loro costo impennarsi vertiginosamente secondo gli umori del meta.
A questo punto, non ci resta che aspettare il prossimo 28 Novembre e vedere come verrà gestita la cosa, sperando che i timori degli utenti si rivelino infondati.
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