Fallout 76: Nonostante manchi il supporto ufficiale, sono già comparse le prime mod per il gioco
Come avrete sicuramente sentito, in questi giorni si è tenuta la beta chiusa di Fallout 76, nuovo capitolo della saga post-atomica di Bethesda che per la prima volta in assoluto nella storia del franchise si appresta ad uscire sul mercato con una struttura totalmente orientata al gioco online.
Dopo una settimana di esclusività Xbox One, la beta è poi approdata anche su Playstation 4 e PC, dando così la possibilità a tutti i fan del titolo, indipendentemente dalla loro piattaforma di riferimento, di sperimentare con le meccaniche del gioco.
Come è noto, i titoli di Bethesda, la saga di The Elder Scrolls e di Fallout in primis, sono sempre stai famosi anche per il gran numero di contenuti sviluppati direttamente dalla community che, grazie agli efficaci strumenti di modding messi a disposizione degli utenti direttamente dagli sviluppatori, hanno sempre apportato ai giochi del publisher un notevole livello di personalizzazione.
Dal momento che Fallout 76 è una produzione interamente online, molti hanno inizialmente pensato che il supporto alle mod sarebbe stato totalmente mancante, salvo venire sorpresi da Bethesda stessa che dichiarò che, a 2019 inoltrato, in concomitanza con il rilascio dei server privati, sarebbe arrivata anche la possibilità di sviluppare mod apposite per il gioco.
La cosa davvero sorprendente da notare, però, è che nonostante i server privati siano ancora ben lontani dal vedere la loro uscita (del resto non è nemmeno stato rilasciato ufficialmente il gioco completo), le prime mod per il gioco hanno già fatto capolino sulla rete, permettendo agli utenti della versione PC del titolo di applicare le prime personalizzazioni al gioco, nonostante manchi ancora del tutto un supporto ufficiale alla cosa.
Come sempre per i titoli Bethesda, a rendere disponibili alla community le mod è stato il sito Nexus Mods, che al momento può contare su circa una ventina di file scaricabili dagli utenti.
Data la mancanza di strumenti dedicati per agire sul codice di Fallout 76, le prime mod caricate si limitano a leggere operazioni di reskin o a modificare l’impatto estetico dell’interfaccia di gioco o di altri elementi visivi ma, seppur nella loro semplicità, rappresentano senza dubbio un importantissimo primo tassello di quella che sarà la situazione quando il supporto alle mod verrà rilasciato ufficialmente.
Tra l’altro, è interessante constatare come, per operare questi primi cambiamenti sul gioco, siano stati utilizzati i tool ufficiali di Fallout 4, a quanto pare sufficientemente versatili da permettere di operare anche su questo sequel.
Voi cosa ne pensate di quanto appena riportato? Quanto saranno importanti secondo voi le mod all’interno dell’economia ludica di Fallout 76? Fatecelo sapere!
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