Fallout 76: per il Digital Foundry l'aspetto tecnico è peggiore rispetto a Fallout 4


Di questi tempi, si sa, l’aspetto grafico o più generale tecnico di una determinata produzione è a dir poco importante; non è assolutamente raro che, specialmente nel caso dei titoli più importanti e/o attesi, la community stessa si metta ad effettuare vari confronti per decretare quale, tra le varie versioni disponibili, sia la migliore, generalmente a causa di un framerate maggiormente stabile o di un deciso incremento in termini di risoluzione e dettaglio poligonale.
Vera e propria istituzione in questo senso, il Digital Foundry è ormai divenuto quasi un metro di giudizio impugnato spesso dai fan che, verdetto del DF alla mano, potevano avere prove concrete della superiorità (o inferiorità) tecnica di una determinata versione di un gioco su un’altra.

Questa volta, a passare sotto la minuziosa lente di ingrandimento della redazione del Digital Foundry, è toccato a Fallout 76, letteralmente sviscerato nella sua componente tecnica al fine di valutarne l’avanzamento tecnologico.
Tenendo conto che la build testata era ancora una versione non definitiva del gioco, il risultato raggiunto è tutt’altro che strabiliante e, anzi, la conclusione del Digital Foundry è che ci sia stato un vero e proprio downgrade generale rispetto a quanto visto nel precedente Fallout 4, titolo datato 2015 che già all’epoca non brillava di certo dal punto di vista visivo.

Al di là di tutto, l’aspetto in assoluto più preoccupante è quello relativo alla stabilità generale del codice di gioco, a tratti davvero imbarazzante.
Se è infatti possibile chiudere un occhio sulle texture slavate o su una risoluzione che, su Xbox One X, non riesce a raggiungere i 4K (cosa che accadeva nel precedente capitolo della saga), giocare in presenza di un framerate in grado di scendere anche sotto i 10fps è una circostanza assolutamente ingiustificabile che, qualora si riconfermasse presente anche nel prodotto completo, potrebbe compromettere significativamente la godibilità dell’esperienza.
Al netto di questo (enorme) difetto, però, c’è da dire che la draw distance si mantiene su livelli generalmente apprezzabili, con un orizzonte sempre visibile e ricco di elementi.

In ogni caso, resta comunque da vedere come si comporterà il gioco su PC ma, almeno a giudicare dalla build testata dai giornalisti qualche settimana fa, sembra proprio che il lavoro di ottimizzazione da fare sia ancora parecchio.
Non ci resta che sperare che gli sviluppatori sfruttino il poco tempo restante per sistemare il più possibile la situazione.

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