Alliance of Valiant Arms

In breve...

Alliance of Valiant Arms è uno sparatutto competitivo online giocabile gratuitamente da chiunque.

Il gioco permette agli utenti di prendere parte a furiosi scontri a fuoco in dinamiche che, dietro l’aspetto di shooter vagamente tattico, nascondono velleità arcade ben marcate ed un impianto ludico generale frenetico e caciarone, a dispetto del look visivo che punta sul realismo (con le dovute proporzioni).

Il titolo mette a disposizione dei giocatori un vasto numero di modalità di gioco e di mappe differenti, garantendo una varietà decisamente buona.
Oltre alle partite competitive, poi, nel gioco è presenta anche una modalità cooperativa, che spinge a far collaborare i giocatori per respingere le ondate di nemici che si pareranno loro davanti.

Come in ogni free to play, A.V.A. integra al suo interno un cash shop che ci permetterà di acquistare equipaggiamento e armamentari per il nostro personaggio, sia con soldi reali sia con la valuta ottenuta in gioco (in quest’ultimo caso sarà possibile solamente “noleggiare” i vari oggetti per un determinato periodo di tempo, oltre il quale l’esborso andrà ripetuto).

➔ Punti principali:

• Azione intensa e diretta in molteplici modalità
• Elementi da titolo vecchia scuola
• Possibilità di cimentarsi in partite competitive e cooperative
• Missioni giornaliere da completare

Recensione completa

Benché il termine FPS si riferisca ad un solo genere videoludico specifico, non è difficile riconoscere come all’interno dello stesso genere siano presenti numerosi e vari filoni a cui, velatamente o in maniera più plateale, è possibile riconoscere un particolare esponente della categoria.

Senza girarci troppo attorno, A.V.A., abbreviazione che sta per Alliance of Valiant Arms, prende parecchio spunto da diversi giochi che hanno fatto la storia, aggiungendoci del suo e proponendosi all’utenza come un interessante titolo free to play in grado di offrire, per lo meno sulla carta, un gameplay sufficientemente strategico ma che non lesina modalità di gioco più scanzonate e sopra le righe.

Mouse e tastiera alla mano, si rivelerà all’altezza dell’agguerritissima concorrenza? Scopriamolo insieme!

Il gioco delle facce

Avviato il gioco per la prima volta, esso ci dà la fittizia possibilità di creare il nostro personaggio, che una volta creato ci accompagnerà per tutte le nostre future partite senza la possibilità di apportare ulteriori cambiamenti ai lineamenti del viso.

L’aggettivo fittizio è quanto mai necessario, dal momento che l’unica scelta possibile è data solo dalla fisionomia del volto, con una manciata di modelli tra cui scegliere, che tra l’altro rischia di venire perennemente occultata dai vari copricapo indossabili.

Tutto il grosso della personalizzazione, dalle uniformi alle livree per le armi, fino a vari personaggi inediti, passa per lo shop interno del gioco, utilizzabile tramite una valuta proprietaria ottenibile tramite l’esborso di denaro reale.

Molte modalità prevedono la presenza di obiettivi diversificati

Ritorno alle origini

Se siete cresciuti a pane e shooter, o perlomeno se avete una certa familiarità col genere, appena entrati in-game per la prima volta non potrete fare a meno di avere la sensazione di trovarvi dinnanzi ad un titolo con un feeling tipico di sparatutto vecchia scuola.
Con vecchia scuola non intendiamo i primissimi esponenti del genere ma, per chiarirci, la sensazione iniziale è quella di trovarsi davanti ad un episodio di Counter Strike, o comunque di un gioco che deve molto al capolavoro di Valve.

il grosso della personalizzazione [...] passa per lo shop interno del gioco

A prima vista, infatti, A.V.A. sembra avere molto in comune con CS, nonostante non riesca ovviamente ad eguagliarne la qualità.
Mentre affronterete il tutorial, forse vi capiterà di pensare che Alliance of valiant Arms abbia tutte le carte in regola per presentare un gameplay ben studiato e poco incline all’avanzata ad armi spianate a cui ci hanno abituato gli shooter competitivi free to play.

Specialmente in alcune modalità, il gioco sembra prestarsi ottimamente ad un approccio ragionato e calcolato che, pur mantenendo una base di fondo prettamente arcade, non lesini di premiare una pianificazione delle proprie mosse più di quanto non possano fare dei buoni riflessi.
Purtroppo, terminato il tutorial vi accorgerete ben presto di come gli altri giocatori, che siano alleati o avversari, abbiano ben poca voglia di coordinarsi tra loro per supportare una data strategia di gioco e, anzi, le partite sono spesso in preda all’anarchia, nullificando di fatto il potenziale tattico del gioco.

Non è ben chiaro da cosa questo dipenda, ma il risultato finale è un qualcosa di difficile da definire.
È come se un manipolo di soldati (quelli reali), conciati di tutto punto e con un addestramento rigido ed estremo alle spalle, decidessero di mandare a monte qualsiasi logica correndo, saltando e facendo “cose strane” in giro per il campo di battaglia.

Paradossalmente, il tutto funziona. Sarà che difficilmente i giocatori di free to play hanno voglia di esperienze troppo simulative, ma vedere un gioco del genere approcciato in modo così arcade ha il suo fascino e, soprattutto diverte.
Chiariamoci, in molte situazioni, specialmente in partite ad obiettivi, adottare un approccio più ragionato paga, solo non è l’unico possibile.

L’imbarazzo della scelta

Il gioco prevede che l’utente sia in grado di scegliere di utilizzare una tra le tre classi disponibili.
La scelta influenza l’equipaggiamento e l’armamentario che il giocatore sarà in grado di utilizzare in battaglia.

Per cambaire classe basterà la semplice pressione di un tasto

Caratteristica certamente gradita è il fatto che, tramite la semplice pressione di un tasto, il giocatore potrà cambiare la propria classe di riferimento in qualsiasi istante, in modo da poter correggere in corsa la propria strategia nel caso questa dovesse rivelarsi inefficace durante la partita in corso.

Particolarmente nutrita, poi, è l’ampia varietà di modalità di partite a cui sarà possibile partecipare.
Ad onor del vero, molte di esse sono archetipi di gioco piuttosto standard, ma il loro numero è comunque sufficientemente alto per garantire varietà, anche in virtù delle molteplici mappe diverse su cui sarà possibile sfidare altri giocatori online.

Tramite la semplice pressione di un tasto, il giocatore potrà cambiare la propria classe di riferimento in qualsiasi istante

Tralasciando i classici deathmatch, deathmatch a squadre e demolizione (in pieno stile Counter Strike), A.V.A. offre però anche match ad obiettivi senza dubbio meno abusati, come la modalità escape, in cui si dovrà raggiungere il punto di estrazione prima dello scadere del tempo, e la modalità escort, che non include nulla di sconcio ma ci impegna a scortare un carroarmato in un punto preciso della mappa.
Tra le altre cose, è presente anche una modalità cooperativa in cui i giocatori dovranno resistere alle ondate di nemici controllati dall’intelligenza artificiale.

Per mantenere vivo l’interesse giornalmente, gli sviluppatori hanno introdotto nel titolo un sistema di obiettivi che, di giorno in giorno, assegnerà agli utenti delle “quest” che dovranno essere portate a termine nel corso delle partite, in modo da ricevere premi e ricompense.
Volendolo, è possibile ignorare completamente questi compiti giornalieri, ma essere incentivati a compiere azioni che vadano oltre la semplice vittoria permette di apprezzare il gioco diversamente e, soprattutto, stimola l’utente a provare ogni tipo di modalità presente nel gioco, non limitandosi alle solite 2-3 predilette dalla maggioranza.

Il peso della tecnica

Dal punto di vista prettamente visivo, spiace dirlo, ma Alliance of Valiant Arms comincia ad accusare in maniera abbastanza vistosa del peso degli anni.

Nel cash shop potremo comprare armi, mimetiche e pura tamarragine!

La sua primissima apparizione sul panorama videoludico risale ormai a diverso tempo fa ed è innegabile che al giorno d’oggi il gioco non appaia più con lo splendore di un tempo.
Nonostante questo, però, possiamo affermare con una certa tranquillità che l’impatto visivo generale non è malvagio e, a patto di mettersi l’anima in pace e chiudere un occhio su alcuni elementi alquanto arretrati, riesce ad essere comunque godibile.

Un plauso ci sentiamo di rivolgerlo al ricco menù delle impostazioni in cui sarà possibile settare una moltitudine di numerosissime opzioni grafiche differenti, in modo da far girare fluidamente il titolo anche su macchine decisamente non all’avanguardia.
Nel mondo dei free to play, titoli che per loro stessa natura non si prodigano quasi mai nell’utilizzare motori grafici particolarmente pesanti (a causa dell’enorme bacino d’utenza a cui mirano), e i parametri su cui è possibile agire sono spesso ridotti all’osso.

Particolarmente nutrita è l’ampia varietà di modalità di partite a cui sarà possibile partecipare

A.V.A., invece, integra al suo interno una nutrita serie di opzioni che permettono di scalare la qualità del gioco in maniera davvero efficiente.

Conclusioni

Per concludere, Alliance of Valiant Arms è uno sparatutto che non inventa nulla e non rivoluziona in alcun modo il genere a cui appartiene.

Sotto la patina di derivatività, però, A.V.A. riesce comunque a divertire e ad intrattenere in maniera soddisfacente gli utenti che provano ad approcciarsi al titolo.

La mossa vincente del gioco è quella di prendere elementi da giochi ben più blasonati, miscelarli confusamente sperando di ottenere un mix con lo stesso sapore dell’opera originaria, sbagliare di brutto quest’ultima operazione e, paradossalmente, generare un risultato finale diverso da quello preventivato ma comunque divertente e, a suo modo, con vari sprazzi di originalità.

Lo ribadiamo, A.V.A. non rappresenta in nessun modo il nuovo paradigma del genere shooter, ma tiene comunque stretta la sua classificazione di gioco leggero e divertente.