Splash damage si da al free to play - Gli sviluppatori del classico Wolfenstein: Enemy Territory tornano col genere che sanno fare meglio, il tutto all'insegna del FTP
Dirty Bomb è un sparatutto competitivo sviluppato dai ragazzi di Splash Damage, che adotta il caratteristico modello free to play che abbiamo imparato a conoscere in questi anni.
Scegliendo di non adottare il famigerato sistema di classi tipico degli FPS a stampo militare, Dirty Bomb propone una selezione di diversi mercenari, ognuno dei quali caratterizzato, in termini di personalità, in maniera simile a quanto avviene in Team Fortress, dotati di diverse abilità specifiche, che tendono a farli assimilare ai classici ruoli di supporto, medico, assaltatore e così via.
L’azione di gioco è veloce e frenetica e unisce il gameplay adrenalinico di un Call of Duty moderno a caso, al sistema di obiettivi previsti durante ogni partita tipico dei giochi che hanno decretato il successo di Splash Damage come sviluppatore.
Tra i punti deboli del gioco segnaliamo l’eccessivo prezzo da pagare per i vari mercenari, praticamente impossibili da acquistare tutti utilizzando la sola valuta in-game, ed una formula generale che, per quanto divertente, non propone nulla di nuovo in un panorama che ha estremo bisogno di essere rinnovato.
A prima vista, Dirty bomb potrebbe sembrare solo un altro sparatutto competitivo free to play che viene lanciato sul mercato con lo scopo di far racimolare ai produttori il maggior numero possibile di soldoni sonanti con il minimo sforzo.
Del resto, le meccaniche sono le solite di sempre; strizzando l’occhio ai titoli più in voga di questi tempi, il gameplay mutua molti degli ammodernamenti ad oggi presenti negli shooter online, adattandoli alla struttura classica che ha reso celebri gli sviluppatori.
Eh si, perché gli Splash Damage, i ragazzi dietro allo sviluppo del gioco, non sono di certo gli ultimi arrivati nel settore e nei loro curricula si leggono chiaramente nomi altisonanti quali Wolfenstein: Enemy Territory, Enemy Territory: Quake Wars e Doom 3 (di cui hanno curato il comparto multiplayer).
Nonostante le premesse, le aspettative erano quindi piuttosto elevate ed era lecito aspettarsi un gioco solido e completo sotto tutti i punti di vista; saranno riusciti gli Splash Damage a mantenere le promesse fatte?
Una volta avviato il gioco, ci metteremo davvero poco per capire a quale tipo di gioco ci troviamo davanti.
non disponibili classi nel senso classico del termine, ma le abilità dei mercenari sopperiscono a ciò
Terminato il breve tutorial, tranquillamente bypassabile nel caso abbiate anche una minima familiarità col genere, saremo liberi di buttarci direttamente nell’azione, semplicemente cliccando l’altisonante bottone posto al centro dello schermo.
Il gioco non ci permette di scegliere una classe predefinita, ma ci da la possibilità di impersonare determinati mercenari, ognuno dei quali possiede una o più abilità assimilabili alle classiche classi che siamo stati abituati a ritrovare in gran parte degli shooter competitivi.
...Del resto, le meccaniche sono le solite di sempre...
La scelta varia dai ruoli più classici, come i mercenari in grado di rifornire la nostra squadra di munizioni o di rimettere subito in sesto un compagno caduto, fino a quelli meno consueti ma comunque già visti, come i mercenari in grado di fornire supporto piazzando torrette in giro per la mappa.
Ogni mercenario possiede la sua skill personale ma c’è da dire che, nonostante i medici siano più efficienti nel farlo, molte operazioni, come curare i compagni morenti, saranno eseguibili tranquillamente da tutti i personaggi presenti nel gioco, anche se il tempo che impiegheranno sarà sensibilmente più lungo.
Pur con delle differenze tra di loro, tutti i mercenari presenti tendono ad avere una velocità di movimento piuttosto elevata, fattore che contribuisce non poco a rendere le partite frenetiche e movimentate, perfettamente in linea con lo stile prettamente arcade molto in voga in questi ultimi anni.
Per differenziare maggiormente i mercenari gli uni dagli altri, gli sviluppatori hanno introdotto un sistema di perk, gestito come in altri giochi da un sistema di carte che è possibile “equipaggiare” sul nostro personaggio, pensato per dotarli di abilità diversificate, in modo da rendere più personale possibile il proprio personaggio e relativo stile di gioco.
Le varie modalità di gioco proposte prevedono generalmente il raggiungimento di determinati obiettivi da portare a termine prima che scada il tempo o prima che sia la squadra avversaria a farlo.
Si segnala, tra le altre cose, una discreta penuria di mappe in cui è possibile giocare, probabilmente come effetto collaterale dello stato di beta in cui il gioco si trova (nonostante sia uscito da quasi un anno).
Ciò è un vero peccato, perché quelle presenti sono risultate davvero interessanti e ben congegnate, sia in merito alla qualità del level design, che si presta a molti approcci e prevede differenti vie secondarie, sia per quello puramente artistico, che tratteggia una Londra futuristica e distopica dotata di grande fascino.
Qualche amorevole scambio di proiettili in multiplayer...
Purtroppo, nonostante giochino un ruolo a dir poco fondamentale nell’economia di gioco, i vari mercenari presenti all’interno del titolo non saranno disponibili fin dall’inizio, ma andranno sbloccati usando i crediti di gioco o, in alternativa, tramite il pagamento con soldi reali.
Nonostante il gioco sia disponibile da giugno 2015, la scritta "beta build" sarà sempre visibile a fondo schermo
Diciamo subito che, come spesso accade, decidere di acquistare un mercenario con la valuta in-game è un’operazione lenta e dispendiosa, che vi porterà via tonnellate di ore di gioco per potervi accaparrare un solo personaggio tra quelli presenti.
Il gioco [...] ci da la possibilità di impersonare determinati mercenari, ognuno dei quali possiede una o più abilità assimilabili alle classiche classi che siamo stati abituati a ritrovare in gran parte degli shooter competitivi.
Oltre ai due predefiniti disponibili fin da subito, la rotazione gratuita a tempo dei vari mercenari permette ai giocatori di provarne qualcuno senza spendere soldi, ovviamente impedendoli di selezionarlo ogni qual volta lo desidera.
Una politica prezzi decisamente più competitiva avrebbe fatto guadagnare al gioco molti punti in più, dal momento che gran parte dell’esperienza si basa proprio sul saper utilizzare al meglio un particolare mercenario nella situazione più indicata, gestendo al meglio tutti quelli disponibili.
Le nostre partite con Dirty Bomb si sono rivelate divertenti ed il titolo di Splash damage si è dimostrato in grado di offrire un gameplay all’altezza di quanto visto in altri esponenti del genere degli shooter online.
Purtroppo, nonostante il talento degli sviluppatori, ci saremo aspettati che il gioco osasse un pochino di più, specialmente nel tentare di offrire un’esperienza che si discostasse in qualche modo dalla pletora di sparatutto già disponibili da tempo sul mercato.
Ciò in cui il titolo avrebbe potuto puntare forte era dato dalla sua natura di free to play che, puntando sulla gratuità, avrebbe potuto garantire un divertimento di alto livello parallelo ad un esborso richiesto decisamente limitato, grazie al quale avrebbe recuperato prezioso terreno sugli agguerritissimi rivali.
Sfortunatamente, ciò viene vanificato da un sistema di acquisizione dei vari mercenari decisamente troppo costoso in termini di denaro reale che, per provarli tutti, fa lievitare i costi in una maniera tale da farli avvicinare a quelli di un normale buy to play.
Peccato!
Purtroppo, non riuscendo più a intravedere un motivo del loro lavoro, il team di sviluppo Splash Damage ha recentemente annunciato di aver cessato il proprio supporto a Dirty Bomb, sparatutto free to play che può contare su diverse qualità interessanti al suo arco. Con motivazioni tanto concise quanto prevedibili, gli ... » continua
Dopo un periodo di open beta durato anche fin troppo, Splash Damage ha recentemente annunciato di aver rilasciato nel corso di queste ore la versione 1.0 del suo più che buono shooter free to play, Dirty Bomb. Lungi dall’essere un update tradizionale, la versione 1.0 del gioco ... » continua
[Video in fondo all'articolo. Quella che leggete qua sotto ne è la trascrizione]. Quali sono i migliori sparatutto online free to play (sia FPS che TPS) del 2017? Beh è una domanda difficile... Forse anche un po’ stupida a dire il vero. Sono veramente pochi i free to play ... » continua
Cosa Ci È Piaciuto..
Gameplay immediato e frenetico e modalità diverse dai soliti deathmatch
Level design pregevole e mappe ispirate
Graficamente molto bello e affascinante
.. e cosa no
Nulla di innovativo in termini di meccaniche
Poche mappe disponibili
Mercenari troppo costosi per la valuta in-game
Cosa ci è piaciuto..
.. e cosa no
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