Rainbow Six Siege: gli utenti vogliono che Ubisoft riveda il sistema di ban per fuoco amico


Se siete dei giocatori abituali dello sparatutto tattico di Ubisoft, vi sarete sicuramente accorti della linea di condotta adottata recentemente dalla software house, decisamente poco morbida con chiunque violi le regole del gioco o decida di giocare in maniera poco rispettosa verso gli altri utenti.
Dato l’incredibile successo, in forte crescita, che il titolo sta riscontrando, con un’importanza nel settore esport sempre più dirompente, è naturale che il publisher voglia tutelarsi, mantenendo la tossicità dei player scorretti lontana dai propri lidi, ma secondo alcuni utenti, Ubisoft si sarebbe spinta oltre.

Come ricorderete, dopo l’introduzione del sistema di ban automatico pensato per punire chiunque utilizzi un linguaggio poco consono all’interno della chat testuale del gioco, gli sviluppatori avevano implementato un ulteriore sistema automatico, questa volta atto a sospendere dal gioco gli utenti che uccidevano i propri compagni di squadra.

Punire chi si macchia di fuoco amico è certamente una cosa legittima, dal momento che i giocatori che si divertivano ad uccidere senza alcun motivo i propri compagni stavano diventando sempre di più ed erano in grado, da soli, di rovinare l’esperienza di gioco di molti altri utenti.
Come fanno notare diversi giocatori, tuttavia, gli incidenti possono sempre capitare e, d’altronde, avere la possibilità di ferire i propri compagni è una meccanica che spinge i giocatori ad un maggiore tatticismo, dal momento che, nella propria strategia, si dovrà anche tenere conto di tutte le linee di fuoco; non è affatto raro, infatti, cha a causa di un errore di valutazione, capiti di entrare nella linea di tiro di un nostro compagno, finendo uccisi a causa della nostra sbadataggine.

Il problema del sistema automatico è che, non distinguendo le morti da fuoco amico volontarie da quelle involontarie, tende a bannare del gioco gli utenti in tutti i casi, anche quando la kill avviene in maniera involontaria.
Dal momento che quest’ultimo caso sta diventando davvero fastidioso, i giocatori si sono riversati su Reddit, chiedendo a gran voce ad Ubisoft di risolvere la questione, introducendo nel gioco una funzionalità estremamente semplice ma che risolverebbe una volta per tutte il problema.
Dal momento che dopo ogni morte è sempre possibile rivedere le ultime mosse del giocatore che ci ha ucciso, gli utenti vorrebbero che la casa francese introducesse la possibilità di valutare la kill subita, facendoci decidere se essa è stata fatta involontariamente o meno; qualora l’uccisione fosse intenzionale, scatterebbe il ban ma, in caso contrario, il colpevole sarebbe perdonato.
In effetti, quest’ultima soluzione sembrerebbe essere davvero funzionale, e permetterebbe di evitare molti fraintendimenti.

Voi cosa ne pensate della faccenda? Pensate che potrebbe funzionare un sistema come quello suggerito dagli utenti? Fatecelo sapere!

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