Rockstar Games persegue penalmente i cheater responsabili di Infamous
Man mano che il tempo avanza e che i vari titoli multiplayer acquisiscono importanza mondiale, sempre più studi di sviluppo stanno adottando metodi di forte repressione nei confronti dei cheater, dando il via a vere e proprie battaglie senza quartiere sia nei confronti di chi utilizza software a dir poco loschi per ottenere vantaggi sugli altri giocatori sia, e soprattutto, chi questi programmi li produce, spesso dandoli in licenza a chi paga una somma di denaro.
A ribadire ulteriormente questo concetto ci hanno pensato Rockstar Games e Take Two Interactive, le quali hanno ottenuto di recente un importante vittoria nei confronti di quattro cheater, ritenuti responsabili di aver creato “Infamous”, un potente software di cheating impiegato all’interno di Grand Theft Auto Online, che permetteva di influenzare a proprio piacimento il gioco, utilizzando apposite opzioni a cui un utente non può normalmente avere accesso.
Su decisione della corte australiana, Rockstar Games si è infatti vista dare il via libera alla perquisizione delle proprietà dei presunti cheater, ai quali sono stati addirittura congelati i propri conti personali, col divieto assoluto di prelevare più denaro di quello strettamente necessario per la quotidianità. Dal momento che Rockstar e Take Two opteranno per chiedere un rimborso dei danni economici procurati dai cheater, congelare i conti corrente dei sospettati è stata una mossa necessaria per prevenire la sparizione improvvisa del denaro, che gli indagati avrebbero potuto facilmente trasferire altrove.
A qualcuno tutto questo potrebbe sembrare esagerato, ma è bene tener presente che quello messo in piedi dai quattro uomini non è semplicemente un software in grado di rendere immortale il proprio personaggio o di renderlo più forte rispetto ai propri avversari ma, al contrario, permetteva di ottenere una quantità illimitata di valuta interna al gioco, la stessa con cui le due compagnie traggono i loro maggiori profitti, dal momento che essa viene venduta sullo store in-game per denaro reale.
Resta da vedere come si evolverà la faccenda ma, di sicuro, quella ottenuta da Rockstar Games e da Take Two Interactive è una vittoria che crea un importante precedente circa la lotto giudiziaria al cheating.
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