Hero Shooter Free to Play - I ragazzi di Hi-Rex Studios ci consegnano un ottimo shooter che non ha nulla da invidiare a titoli più blasonati
Sviluppato dai ragazzi di Hi-Rez Studios, Paladins è uno sparatutto online free to play che rientra in pieno in quella cerchia di titoli denominati hero shooter.
Nei panni di uno dei numerosi campioni disponibili nel roster del gioco, i giocatori dovranno prendere parte a partite multiplayer a squadre, dove ogni membro del team dovrà dimostrare di saper usare efficacemente le abilità speciali del proprio personaggio e di creare le giuste sinergie con i propri compagni di team.
Al netto di un numero di modalità giocabile molto contenuto, Paladins offre la possibilità di personalizzare i loadout di ogni singolo personaggio presente nel gioco, lasciando al giocatore la gradevole scelta di determinare su quali aspetti puntare maggiormente per adattare un campione al proprio stile di gioco.
Nonostante il mostruoso successo riscosso immediatamente dopo al lancio del gioco appartenga ormai al passato, Overwatch può ancora fregiarsi del diritto di essere uno degli shooter multiplayer più giocati ed apprezzati dai giocatori.
Il titolo sviluppato da Blizzard, infatti, non solo è stato in grado di mettere d’accordo praticamente tutti circa le sue qualità ma ha anche contribuito oltremodo a diffondere un particolare sotto-genere degli sparatutto denominati hero-shooter, termine che nella mente degli appassionati porta alla memoria proprio il titolo sviluppato dal colosso di Irvine.
Sulla scia di una popolarità così dirompente, che si sarebbe in seguito consolidata in una nicchia oggi assai consolidata, un altro gioco riuscì ad imporsi con aggressività nel fiorente panorama degli hero shooter, pur senza avere alle spalle le imponenti infrastrutture strategiche ed economiche di Blizzard.
Fiutando il potenziale di questo particolare tipo di sparatutto in prima persona (che già era risultato vincente con il celebre Team Fortress 2), Hi-Rez Studios fece uscire quasi in contemporanea con Blizzard il proprio gioco, dal titolo Paladins.
Quest’ultimo poteva contare su un importante vantaggio rispetto ad Overwatch, che gli permise fin da subito di conquistarsi una certa popolarità: il fatto di esser distribuito come free to play.
Dopo questo enorme preambolo, si può definire Paladins una valida alternativa al tanto decantato Overwatch? Scopriamolo insieme!
Essendo lo shooter di Hi-Rez Studios un prodotto totalmente votato al multiplayer e alla competitività, il modo migliore per introdurre gli utenti ai meccanismi di gioco è quello di renderli partecipi di un pratico tutorial che, mediante l’utilizzo di scarsissimi bot, permetterà ai novizi di impratichirsi con le meccaniche di gameplay.
Adeguandosi fedelmente alla prerogativa principale degli hero shooter, Paladins offre un gran numero di personaggi giocabili, ognuno dei quali dotato di diverse abilità specifiche, non utilizzabili con gli altri personaggi.
Dato questo numero sovrabbondante di mosse offensive/difensive/evasive messe a disposizione, il tutorial del gioco non potrà dilungarsi nello spiegare ai giocatori il funzionamento di ogni singola tecnica, limitandosi a fornire ai player le regole generali di funzionamento delle skill.
In buona sostanza, esattamente come accade in Overwatch, i personaggi del gioco possono tranquillamente essere suddivisi in alcune macro-categorie, nonostante ognuno di essi continui a mantenere una propria autenticità di fondo.
Logicamente, la loro collocazione avviene in base all’uso più propizio per ognuno di essi all’interno delle partite, con i paladini contraddistinti dalla dicitura ‘damage’ che, ovviamente, punteranno tutto sulla potenza offensiva, quelli descritti come personaggi ‘flank’ particolarmente utili per aggirare e cogliere di sorpresa gli avversari, i ‘frontline’ adibiti alla prima linea e ad “assorbire” i colpi nemici e, infine, gli immancabili ‘support’, particolarmente utili per fornire cure e buff ai compagni di squadra.
Oltre all’immancabile “ultimate”, ossia un’abilità speciale particolarmente potente che prima di essere utilizzata richiederà di diverso tempo per essere ricaricata, tutti i personaggi hanno in dotazione quattro diverse skill utilizzabili sul campo, che comprenderanno sia abilità offensive, con cui infliggere danno agli avversari, sia abilità di movimento con cui evadere in rapidità da una determinata “zona calda” o, in determinate circostanze, far subire danni collaterali ai nostri avversari qualora venissero intercettati dalla nostra traiettoria di movimento.
Per quanto riguarda le modalità di gioco, è indubbio come gli sviluppatori abbiano preferito optare per un approccio a dir poco minimalista, concentrando i propri sforzi su poche e nemmeno tanto differenti tipologie di match anziché concentrarsi sull’offrire alla propria utenza una mole esagerata di modalità differenti, magari col rischio di frammentare eccessivamente la community.
Tutto sommato, la cosa è pienamente giustificabile e, tralasciando la modalità allenamento e la possibilità di poter creare partite con regole customizzate, la maggior parte del tempo lo passerete tra il deathmatch a squadre, la modalità Onslaught (assimilabile ad un classico ‘Conquista la Collina’) e Siege, che sarà l’unica modalità ammessa nelle partite classificate e consisterà nel conquistare il centro della mappa per poi spingere un apposito carro fino alla base avversaria.
La varietà che Paladins perde nel numero di modalità la riguadagna nella personalizzazione dei personaggi utilizzabili che, al di là dei fisiologici e numerosissimi orpelli estetici, permette di creare dei veri e propri loadout personalizzati mediante un sistema che permette di equipaggiare un massimo di 5 diverse carte per ogni personaggio, ognuna delle quali dotata di uno specifico vantaggio.
Ogni loadout metterà a disposizione un totale di 15 punti per potenziare un determinato campione, permettendo quindi all’utente di sfruttare una versione potenziata di una o più carte fino al raggiungimento della soglia massima consentita.
Una carta nella sua forma base costerà infatti 1 punto, mentre nella sua versione più performante arriverà a mangiarsi ben 5 punti in totale, lasciando al giocatore il compito di scegliere, oltre che su quali abilità concentrarsi, anche quanto rendere performante un determinato bonus.
Il sistema è pensato in maniera intelligente e, per quanto il rischio di creare build “OP” sia sempre dietro l’angolo, la possibilità di adattare ogni campione al proprio stile di gioco restituisce sensazioni davvero positive.
Dal punto di vista prettamente visivo è indubbio come, a ragione, gli sviluppatori abbiano voluto concentrarsi prevalentemente sull’offrire un’esperienza fluida anche su macchine non particolarmente performanti, piuttosto che inseguire l’ultima tecnologia grafica disponibile per “pompare” la grafica del gioco.
Dato che Paladins è un titolo interamente votato al multiplayer e alla competitività, la scelta si è rivelata vincente e per giocare in maniera più che degna non dovrete disporre di hardware particolarmente prestante.
Questo, tuttavia, non significa che Paladins non sia un bel vedere, anzi, al contrario; se è vero che il principale antagonista del gioco (quell’Overwatch che ormai abbiamo già citato svariate volte) vince a mani basse la “sfida stilistica”, potendo contare su una direzione artistica di ben altro spessore, anche Paladins riesce a farsi apprezzare per il peculiare stile grafico adottato, a metà tra il cartoonesco ed il caricaturale, che ricrea un’atmosfera scanzonata e piacevole, nonostante complessivamente pecchi un po' di originalità.
Come abbiamo sottolineato in apertura, il grosso vantaggio che può contare il titolo di Hi-Rez Studios sulla propria diretta concorrenza è senza dubbio da ricondurre al suo essere un titolo free to play. Se questo fattore ha contribuito non poco ad aumentare il bacino d’utenza del titolo, esso ha per forza di cose dovuto integrare al suo interno le fatidiche microtransazioni, indispensabili per sostentare economicamente il prodotto.
Al di là della solita pletora di chincaglieria più o meno inutile acquistabile con denaro reale, snodata tra battle pass, loot box e oggetti estetici di varia tipo, l’acquisto sicuramente più importante che potete fare all’interno del gioco è rappresentato da un apposito pass che vi darà accesso a tutti i campioni del gioco (presenti e futuri) senza la necessità di doverli acquistare uno ad uno con la valuta guadagnata in-game.
Proposto al prezzo di circa 24€, questo pass si rivela decisamente vantaggioso dal punto di vista del rapporto qualità-prezzo, permettendo così di giocare fin da subito con tutti i personaggi senza dover attendere che essi diventino disponibili nell’immancabile rotazione periodica.
In definitiva, Paladins è riuscito senza ombra di dubbio a dimostrarsi come un ottimo shooter online, nonché un avversario più che degno per il celeberrimo Overwatch.
I ragazzi di Hi-Rez Studios si sono dimostrati in grado di realizzare un’opera solida e divertente, in grado di tenere incollati allo schermo i giocatori a lungo e di dedicarle un supporto continuo di ottimo livello, capace di mantenere alto l’interesse intorno al gioco.
Qualora siate alla ricerca di uno shooter online gratuito e che punti molto sull’importanza del ruolo di ciascun membro della squadra, Paladins è un gioco che dovete provare assolutamente!
Positivo segno dei tempi d’apertura che stiamo vivendo, i ragazzi del team di sviluppo di Evil Mojo Games (team interno ad Hi-Rez Studios) hanno comunicato al mondo di aver finalmente esteso a tutte le piattaforme il cross-play di Paladins che, d’ora in avanti, permette quindi di sfidare avversari ... » continua
Cosa Ci È Piaciuto..
Tantissimi eroi tra cui scegliere
Presenza di loadout personalizzabili
Molto permissivi per quanto riguarda i requisiti hardware
.. e cosa no
Solo tre modalità
Alcuni loadout possono risultare un po' sbilanciati
Stile visivo buono ma poco originale
Cosa ci è piaciuto..
.. e cosa no
Mi piace questo gioco, voglio
Registrarmi e giocare ora
NON mi piace questo gioco, voglio
Trovare un altro MMORPG
Tornare alla classifica generale