Pillole di storia: War Thunder e la battaglia di Khalkhin Gol
Ciao a tutti cari lettori, in questa rubrica realizzata da Raccoon Network in collaborazione con AreaMMO potrete scoprire interessanti curiosità che legano il videogioco War Thunder a fatti storici realmente accaduti... siete pronti a fare un tuffo nella storia?
La battaglia che andremo a prendere in considerazione oggi è la battaglia di Khalkhin Gol in mongolia, uno scontro combattuto tra le forze armate giapponesi e l’armata rossa nel periodo tra il maggio e il settembre del 1939.
Dopo vari scontri avvenuti tra le truppe mongole e quelle giapponesi nella guerra di frontiera, l’unione sovietica, capitanata dal generale zukov, decide di passare all’offensiva per fermare l’espansione giapponese sul fronte asiatico, il risultato fu la più grande battaglia di carri armati del mondo, almeno fino ad allora. Ma a noi non interessano molto i carri, perché in questo video la cosa che più ci interessa sono i velivoli che i due schieramenti hanno utilizzato sul campo di battaglia.
I sovietici schierarono all’incirca 250 esemplari di Polikarpov I-16 soprannominato “rata”. Questo aereo prende il nome dal suo ideatore, che lo realizzò nel 1932. Il risultato ottenuto fu un monoplano sorprendente, il primo in assoluto ad avere il carrello retrattile, l’ala a sbalzo e la corazzatura dell’abitacolo.
Tutte queste innovazioni resero l’I-16 un passo avanti rispetto ai concorrenti, come ad esempio i P-26 statunitensi , ed erano nettamente superiori ai biplani da caccia ancora piuttosto diffusi all’epoca. La loro velocità era sorprendente , grazie al loro motore da 900 cv gli I-16 potevano raggiungere una velocità di 410 km/h a livello del mare e 462 km/h in quota, inoltre erano molto agili anche in salita e in picchiata, di contro però avevano il difetto di essere un po’ carenti dal punto di vista costruttivo strutturale ed impiantistico, difatti l’I-16 era un velivolo instabile e pericoloso tanto da affaticare il pilota alla sua guida.
L’armamento era costituito da mitragliatrici con un’elevata cadenza di tiro che garantivano la massima potenza di fuoco, il loro problema però era il costante inceppamento e la scarsa precisione che rendevano la potenza di fuoco efficace soltanto a breve raggio. Gli I-16 non vennero ovviamente utilizzati soltanto nella battaglia di khalkhin gol, i primi esemplari furono utilizzati dai repubblicani nella guerra di spagna, successivamente vennero utilizzati dai sovietici nella guerra d’inverno contro i finlandesi e nell’operazione barbarossa quando dovettero difendersi dall’invasione tedesca.
Ora però torniamo alla nostra battaglia, più precisamente andiamo dall’altra parte del fronte: quello giapponese che schierò in campo due tipi di velivoli per contrastare gli I-16 sovietici, i loro nomi sono: Nakajima Ki-27 e Mitsubishi A5M.
Il ki-27 soprannominato “nate” dagli americani fu il primo vero e proprio caccia moderno dell’aviazione nipponica, progettato negli anni ’30 questo monoplano ad ala bassa, chiamata anche “ala Nakajima”, ovvero il nome dell’azienda costruttrice giapponese. venne nominata in questo modo perché era molto particolare e differiva dalle altre precedenti versioni: era caratterizzata da un bordo d’entrata rettilineo e un bordo d’uscita rastremato, il risultato ottenuto fu un aereo non estremamente veloce, raggiungeva la velocità di 470 km/h a 3500 m, ma che possedeva un’eccezionale capacità di manovra, garantita dal carico alare notevolmente basso.
Entrarono in servizio nel 1938 e vennero utilizzati subito dall’esercito negli scontri di frontiera in mongolia che sfociarono poi nella battaglia di khalkhin gol, col passare degli anni cominciarono a diventare obsoleti, e verso l’inizio della seconda guerra mondiale i “nate” non reggevano più il confronto con i velivoli avversari, a meno che si trattasse di una netta superiorità numerica o si trovassero di fronte aerei nemici altrettanto obsoleti, perciò gradualmente vennero sostituiti da nuovi aerei più efficienti.
Oltre ai ki-27 l’esercito giapponese schierò in campo gli A5M, dei caccia-intercettori prodotti dalla mitsubishi negli anni ’30. In origine il primo prototipo di questo velivolo si chiamava Ka-14 ed era caratterizzato dalla sua velatura ad ala di gabbiano invertita, successivamente il secondo prototipo presentò una notevole modifica: il profilo dell’ala diritto che andò a sostituire il l’ala di gabbiano e da allora venne chiamato A5M e venne avviata la sua produzione. La struttura dell’A5M era monoplana a sbalzo e la superficie alare era di notevole estensione, poteva raggiungere la velocità di 450 km/h a 3000 m di altezza. Possedeva un armamento piuttosto scarso, difatti era dotato di alcune bombe leggere e da due mitragliatrici con collimatore a cannocchiale che erano poco pratiche da utilizzare in quanto l’area di cielo su cui poteva concentrarsi il pilota era piuttosto limitata. All’entrata in servizio nel 1937 gli A5M vennero destinati alle portaerei e presto entrarono in battaglia con l’inizio della seconda guerra sino-giapponese, ressero bene il confronto con i P-26 utilizzati dall’esercito cinese, e nella maggior parte dei casi prevalsero.
Con il passare degli anni, e l’inizio del secondo conflitto mondiale, anche gli A5M divennero aerei obsoleti e la marina militare giapponese cominciò a sostituirli con velivoli più moderni in grado di reggere il confronto con il nemico. Gli ultimi esemplari vennero utilizzati negli ultimi mesi di guerra per gli attacchi kamikaze.
L'11 maggio del 1939 fu l’inizio di tutto: un’unità di soldati mongoli a cavallo, circa una settantina, invasero il confine della zona contesa per cercare pascoli dove poter rifornire i loro cavalli, i giapponesi non la presero bene e li attaccarono facendoli fuggire lungo il fiume khalkhin gol.
Da quel momento i due schieramenti aumentarono la presenza di forze militari nella zona, sia giapponesi che sovietici ottennero numerosi rinforzi, il 27 giugno una brigata aerea giapponese attaccò la base aerea sovietica di Tamsak-Bulak distruggendo un autoblindo sovietico. Questo attacco non era stato autorizzato dal quartier generale imperiale giapponese che successivamente ordinò di non condurre altri attacchi aerei contro le basi sovietiche, almeno fino al mese successivo, quando i giapponesi passarono all’offensiva.
Il piano prevedeva un attacco su due fronti diversi con l’obiettivo di costringere i russi ad indietreggiare, il generale Zukhov però percepì il pericolo e passò alla controffensiva attaccando i giapponesi su tre lati, quasi circondandoli e li costrinse alla ritirata. Il 20 agosto il generale zukov elaborò un piano per scacciare definitivamente la minaccia giapponese nella regione del khalkhin gol, quello che inizialmente poteva sembrare un attacco frontale dei sovietici si rivelò poi un piano più complesso e vincente. Invece di lanciare tutte le truppe all’assalto, tenne di riserva due brigate di carri che passando ai lati del fronte principale aggirarono il nemico bloccando i rifornimenti. I giapponesi accerchiati e privi di rifornimenti furono costretti ad arrendersi dopo pochi giorni.
Ora sapete come si sono svolti realmente i fatti … però non dimenticatevi che i protagonisti della storia potete esserlo anche voi, potrete partecipare in primo piano alla battaglia del khalkhin gol a bordo di uno degli aeroplani citati prima.
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