Hearthstone: Blizzard censura diverse carte storiche con l'ultimo aggiornamento
Come giusto che sia, tutti i fan del celebre TCG di casa Blizzard sono in trepidante attesa che Salvatori di Uldum, la prossima espansione di carte per Hearthstone, arrivi finalmente sui server di gioco, con 135 nuove carte pronte a dare una bella rinfrescata al meta di gioco.
Nell’attesa che tale aggiornamento faccia il suo debutto, gli sviluppatori hanno però deciso di spianare la strada al contenuto con un recente update che, purtroppo, ha portato diverso malcontento all’interno della community, a causa di vere e proprie censure applicate a delle carte ormai storiche.
Più nello specifico, il numero di carte che sono state soggette a tali censure è pari ad 8 e, mentre in alcuni casi le modifiche apportate sono state marginali, con solamente alcuni dettagli che sono stati cambiati od eliminati (come nel caso della carta “Eviscerate”, che nella nuova versione non prevede più un fiotto di sangue presente originariamente), in altri è stato effettuato un vero e proprio redesign dell’artwork, che talvolta ha interessato perfino il nome stesso della carta (la Succube, ad esempio, si è trasformata nel Felstalker, divenendo a tutti gli effetti una carta diversa da quella che era in precedenza).
Qualora vogliate farvi un’idea più precisa di tutte le censure applicate da Blizzard, vi riportiamo in calce alla notizia una serie d’immagini in cui vecchie e nuove versioni vengono messe direttamente a confronto.
Come di certo noterete, la mano censoria della casa di Irvine si è abbattuta principalmente su quei contenuti che, in un modo o nell’altro, sarebbero risultati fin troppo sexy o violenti, perlomeno per gli standard odierni.
A ben vedere, unendo i puntini e facendo “2+2”, diventa molto facile supporre come tali cambiamenti siano stati apportati nel gioco per favorire il suo imminente rilascio in territori cinesi, notoriamente poco inclini a tollerare qualsiasi contenuto che sia anche solo leggermente equivoco.
Dal canto suo, Blizzard ha negato categoricamente l’operazione censoria, limitandosi ad affermare che i cambiamenti sono stati resi necessari per adeguare il livello qualitativo degli artwork più vecchi, aggiornandoli agli standard delle carte più recenti.
Giustificazioni che, lasciatecelo dire, lasciano un po’ il tempo che trovano e che sottolineano sempre di più la discrepanza di pensiero tra “ieri” ed oggi, con ciò che un tempo era permesso divenuto quasi improvvisamente impresentabile al giorno d’oggi.
Voi cosa ne pensate della faccenda? Fatecelo sapere!
Immagini allegate:
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