Sparatutto tattico in terza persona - I ragazzi di Psyonix ci riportano nelle lontane ed oscure terre di Nosgoth, per farci prender parte alla spietata guerra fra umani e vampiri. Uno sparatutto tattico ricco di strategia, varietà e partite classificate.
Solo in Inglese
Genere:
strategia, azione, sparatutto
Nosgoth è un MMO competitivo che propone partite di quattro giocatori contro quattro all'interno di arene.
Il titolo propone due schieramenti distinti, quello degli umani e quello dei vampiri, ognuno con abilità e classi diverse che influenzano prepotentemente la strategia di gioco (ad esempio, i vampiri possono arrampicarsi sui muri o addirittura volare, ma l'attacco con armi da fuoco a lunga distanza è prerogativa degli umani).
Il gameplay del titolo è caratterizzato da meccaniche semplici da apprendere che, però, nascondono una profondità di fondo davvero notevole.
Se imparare i fondamenti di gioco sarà, quindi, immediato e semplice, applicare in gioco, contro altri giocatori umani, le varie strategie sarà tutto un altro paio di maniche.
Nosgoth propone un gameplay ottimamente bilanciato e che fa del suo punto forte la cooperatività tra i giocatori che, se presente, porterà sempre e comunque a dei risultati dignitosi.
Un competitivo ben fatto e divertente, adatto sia ai neofiti del genere sia a giocatori ben più navigati.
Se avete ormai qualche annetto sulle spalle, forse vi ricorderete della cara vecchia terra di Nosgoth, quel tetro e sanguinario mondo che faceva da sfondo alla saga di Legacy of Kain, incentrata sulle figure di Kain e Raziel a cui, rispettivamente, erano dedicati gli episodi di Blood Omen e Soul Reaver, salvo racchiuderli entrambi in quel Legacy of Kain: Defiance che segnò l'addio del duo (speriamo solo momentaneo) dalle scene videoludiche nell'ormai lontano 2003 (2004 considerando l'uscita europea).
Dopo vari rumor, smentite e progetti cancellati, il destino di questa IP si era fatto piuttosto incerto e l'acquisizione di Eidos da parte di Square Enix aveva in parte preoccupato i fan, che temevano uno snaturamento delle atmosfere e delle origini che tanto erano care agli estimatori della serie.
Ad onor del vero, i timori dei fan si sono rivelati esatti dal momento che Nosgoth è un MMO free to play e non più un'avventura action come in passato.
Certo, i toni cupi e l'atmosfera dark ci sono ancora, i vampiri pure. La domanda sorge tuttavia spontanea: riuscirà questo Nosgoth a convincere i vecchi fan e ad accontentare anche quelli nuovi?
Nosgoth è, sostanzialmente, un competitivo a squadre composte da quattro giocatori con una visuale in seconda persona da dietro le spalle o in terza, a seconda del personaggio.
Abbandonata ogni sorta di struttura narrativa o rimando alla saga originaria, se non nell'ambientazione ed in qualche citazione sparsa qua e là, il titolo propone quindi uno schema di gioco progettato ad arene ed un sistema di classi che punta forte sulla cooperatività tra giocatori della stessa squadra.
Sono presenti due team distinti all'interno del gioco, gli umani e i vampiri, ognuno di essi suddiviso in cinque classi (in futuro il numero potrebbe aumentare) ottimamente differenziate tra loro, nonché con l'ambito pregio di essere assolutamente bilanciate le une con le altre, senza mai essere né troppo forti né troppo deboli.
Non staremo qui a descriverle tutte nel dettaglio dato che ci vorrebbe veramente troppo tempo ma, volendo riassumerne le principali differenze, possiamo tranquillamente dire che, mentre gli umani (pur con le loro differenze) adottano un approccio più tradizionale, meno liberi nei movimenti rispetto ai vampiri ma dotati di armi dalla distanza (tranne nel caso del Vanguard), ai vampiri è concessa la pressoché totale libertà nei movimenti, grazie ad una agilità che si rivela come una parte fondamentale nella strategia di quest'ultimi.
Le capacità offensive dei vampiri sono quasi annullate sulla lunga distanza e, inoltre, il solo modo che hanno per ripristinare la salute sarà quello di bere il sangue dei nemici sconfitti, caratteristica che tende ancora di più ad accorciare la distanza con gli avversari.
Che recensione sarebbe senza un gameplay dimostrativo per darvi un'idea migliore del gioco?
Scesi sul campo di battaglia per la prima volta, il primo impatto è un tantino straniante.
Il gioco all'inizio ci da la possibilità di affrontare vari tutorial in cui emerge subito l'immediatezza con cui si prende confidenza con le meccaniche e con i controlli.
Tuttavia, una volta che una partita reale ha preso il via, ci si accorge che attuare le varie strategie non è così semplice e banale come ci si potrebbe aspettare e che, senza un buon team con cui lavorare di squadra, qualsiasi tattica troppo improvvisata è destinata a fallire miseramente.
Banalmente, il vero segreto per ottenere sempre un risultato dignitoso è fare le cose con criterio, sfruttando i punti di forza del team e della classe che stiamo utilizzando, limitando il più possibile le cariche banzai che (spessissimo, ve lo assicuriamo) saremo tentati di eseguire.
Gli umani hanno una potenza di fuoco notevole e delle apposite abilità (ogni classe possiede le proprie) che, se usate con criterio, ne esaltano il valore offensivo.
Di contro, sono piuttosto lenti e la loro libertà di movimento è ridotta. Nel malaugurato caso in cui ci trovassimo da soli, lontano dai nostri compagni, in balia di due o più vampiri potremo tranquillamente già definirci carne morta, indipendentemente dall'arsenale di cui potremo disporre.
Dall'altra parte della barricata ci sono i vampiri, devastanti nel corpo a corpo e, come già detto, ineguagliabili nell'agilità.
Giocando nei loro panni le mappe cambiano quasi prospettiva, e impareremo a ragionare anche in verticale oltre che in orizzontale.
I vampiri possono arrampicarsi su una grande varietà di superfici (una particolare classe può addirittura volare!) e, pur beneficiando in ogni caso di un lavoro di squadra ben architettato, possono permettersi qualche escursione più solitaria, magari tenendo un agguato che parte direttamente dai tetti, a patto di non strafare e di riconoscere quando è il momento di osare e quando invece è quello di ritirarsi.
Gli umani hanno una potenza di fuoco notevole e possono colpire dalla distanza, ma sono piuttosto lenti e la loro libertà di movimento è ridotta. I vampiri possono arrampicarsi su una grande varietà di superfici (una particolare classe può addirittura volare!) e si rivelano letali nel corpo a corpo.
Da segnalare una certa penuria in termini contenutistici, sia a livello di mappe che di modalità.
Quante alle prime, sono solo una manciata, anche se si rivelano tutte ben fatte e, sicuramente, il loro numero è destinato ad aumentare con futuri aggiornamenti (come già avvenuto in passato).
Sul lato delle modalità, invece, la situazione è sensibilmente più critica dato che, in fin dei conti, ci si ritrova sempre e comunque ad affrontare dei classici deathmatch a squadre.
Graficamente Nosgoth non mostra il fianco a particolari difetti, se non forse ad una leggera mancanza di personalità che lo rende simile, come look ed atmosfera generale, ad una vagonata di altri titoli in cui è presente una caratterizzazione dark a sfondo vampiresco.
Tecnicamente l'unico difetto segnalabile è un leggero ritardo nel caricamento di alcune texture, problema comune del classico Unreal Engine 3 a cui, ormai, abbiamo fatto il callo.
Sul fronte sonore, invece, è tutto nella media, con effetti buoni e musiche che svolgono il loro compito senza strafare.
In definitiva Nosgoth è un gradevolissimo MMO competitivo, capace di offrire un divertimento senza troppi fronzoli e nascondendo, sotto una patina di quasi-banalità, un gameplay che sa dare parecchie soddisfazioni.
Certo, gli appassionati della saga originale troveranno poco di Legacy of Kain in questo Nosgoth ma, è bene esserne consapevoli, questo è un gioco con un target totalmente diverso.
L'unico difetto evidente è la scarsità di modalità con cui è possibile cimentarsi e il rischio è che la noia venga a fare capolino dopo sessioni di gioco medio-lunghe.
In ogni caso, col suo riuscitissimo mix tra azione, strategia e un pizzico di GDR, Nosgoth è un gioco consigliatissimo.
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Cosa Ci È Piaciuto..
Immediato ma non banale
Diversi approcci a seconda della classe scelta
Graficamente molto buono
.. e cosa no
Poche modalità
Poche mappe
Stilisticamente un po' anonimo
Cosa ci è piaciuto..
.. e cosa no
Mi piace questo gioco, voglio
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